La condizione della donna

A cura di Tahirih

associazione Bahà’ì per i diritti d’uguaglianza tra uomo e donna

la condizione della donna

“Fino a che sarà vietato alle donne conseguire le più elevate possibilità, l’uomo sarà privato di raggiungere la grandezza che potrebbe essere sua.”

LA PARITA’

E’ un principio basilare della fede Bahà’ì che le donne debbano avere eguali condizioni degli uomini. Questo principio fu enunciato 150 anni fa.

“La giustizia Divina richiede che i diritti di ambo i sessi siano ugualmente rispettati perchè nessuno è superiore all’altro agli occhi del Cielo.”

“In realtà Dio ha creato tutti gli esseri umani e al suo cospetto non vè distinzione fra maschi e femmine. Colui il cui cuore è puro, quegli è ben accetto ai Suoi occhi, sia egli uomo o donna…”.

“Parità fra uomini e donne non significa identità di funzioni, il che è fisiologicamente impossibile. In alcune cose le donne sono superiori agli uomini, in altre gli uomini sono più adatti delle donne, mentre in moltissimi casi la differenza di sesso non conta affatto”.

“Il loro ingresso in tutti i dipartimenti umani è un fatto inconfutabile e incontrovertibile. Non vi è alcuno che possa ritardarlo o impedirlo”.

IL MATRIMONIO

Il matrimonio Bahà’ì è un’unione, dove le decisioni dovrebbero essere prese consultandosi insieme.

“Pertanto talvolta è la moglie che deve rimettersi al marito e talvolta è il marito che deve rimettersi alla moglie, ma nessuno dei due dovrà mai ingiustamente dominare l’altro”.

“Essi sono due compagni, due amici intimi, tenuti a preoccuparsi del reciproco benessere”.

La metà della coppia dovrebbe essere: “Divenire compagni ed amici amorevoli e l’uno per l’altro per sempre e per l’eternità”.

LA MATERNITA’

“La differenza delle funzioni è maggiormente palese nella vita familiare.

La capacità di essere madri comporta maggiori coinvolgimenti…”

“La grande importanza attribuita al ruolo della madre deriva dal fatto che ella è la prima educatrice del figlio. Il suo atteggiamento, le sue preghiere, perfino quello che mangia e le sue considzioni fisiche esercitano una grande influenza sul figlio quando questi si trova ancora nel suo grembo. Quando il bambino nasce è alla donna che Dio ha dato il latte, è il primo alimento a lui destinato, ed inteso che ella, se possibile, stia con il piccolo per allevarlo e nutrirlo nei primi giorni e mesi”.

“Il concetto di famiglia Bahà’ì si basa sul principio che l’uomo ha il compito di provvedere al sostegno finanziario della famiglia e che la donna è la principale e prima educatrice dei figli. Ciò non vuol dire assolutamente che queste funzioni siano rigidamente fissate e che non possano essere modificate e adattate a particolari situazioni familiari, ne significa che la donna debba essere confinata in casa”.

“Spetta ad ogni donna, se e quando diviene madre, decidere come meglio svolgere da un lato il suo compito primario di madre, dall’altro, nei limiti del possibile, partecipare ad altri aspetti delle attività della società di cui ella fa parte”.

EDUCAZIONE

“Figlie e figli devono seguire lo stesso corso di studi, favorendo in tal modo l’unità dei sessi”.

“Se considerati attraverso l’occhio della realtà, l’addestramento e la cultura delle figlie sono più necessarie di quelli dei figli. Poichè queste ragazze quando arriveranno ad essere madri formeranno le vite dei bambini”.

CONTRIBUTO ALLA PACE

“Soltanto quando le donne saranno ben accette in una totale partecipazione in tutti i campi dell’operare umano, si creerà quel clima morale e psicologico in cui potrà emergere la pace internazionale”.

“Negare un tale diritto di parità equivale a perpetrare un’ingiustizia nei riguardi di metà della popolazione mondiale e incoraggiare negli uomini atteggiamenti e abitudini negative che si estendono dalla famiglia al lavoro, alla vita politica, fino ai rapporti internazionali”.

“Il mondo dell’umanità ha due ali – una, le donne, l’altra, gli uomini. Finchè le due ali non saranno ugualmente sviluppare l’uccello non potrà volare”.

“In questa Rivelazione di Bahà’u llàh, le donne procedono alla pari con gli uomini, non saranno lasciate indietro in nessun campo. I loro diritti sono pari a quelli degli uomini, avranno accesso a tutti i rami amministrativi della politica, in tutti i campi raggiungeranno un tale grado che sarà considerato lo stadio supremo del mondo dell’umanità e prenderanno parte a tutti gli affari”.

LA NUOVA ERA

“In passato il mondo è stato governato con la forza: l’uomo ha dominato la donna

perchè egli è più forte ed aggressivo nelle qualità del corpo e della mente, ma la bilancia comincia a spostarsi, la forza va perdendo il suo dominio e la sveltezza

mentale, l’intuizione e le qualità spirituali dell’amore e dell’abnegazione, che sono le forti doti della donna, vanno affermandosi. Così l’era nuova sarà meno mascolina e maggiormente imbevuta di ideali femminili, o per dire più esattamente sarà un’era in cui elementi maschili e femminili della civiltà saranno equamente bilanciati”.